Amiat e Domino’s Pizza per la raccolta differenziata

28 maggio 2021
#TERRITORI

La sostenibilità unisce Amiat Gruppo Iren e Domino’s Pizza nel segno di una collaborazione sperimentale finalizzata a sensibilizzare i clienti del servizio di delivery food verso una corretta raccolta differenziata dei rifiuti prodotti.

A partire dal prossimo 5 giugno, proprio in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, verrà collocato su tutti i contenitori che avvolgono i prodotti alimentari consegnati a domicilio a Torino un maxi post-it che riporta dettagliatamente le corrette indicazioni per differenziare i rifiuti prodotti a seguito del consumo del cibo.

In particolare, sul post-it vengono elencati tutti i possibili imballaggi che il cliente può trovare all’interno del proprio ordine consegnato a casa e – per ciascuno – è indicato il corretto contenitore nel quale conferire il rifiuto. Il foglio è adesivo, pertanto potrà essere conservato e, quindi non solo non costituirà esso stesso un rifiuto, ma fungerà da utile promemoria anche nel futuro.

La sperimentazione è accompagnata da una prassi ormai consolidata che vede Domino’s Pizza all’avanguardia di una filiera sostenibile: il servizio di consegna a domicilio avviene infatti attraverso scooter elettrici.

 “Iniziative come queste sono importanti perché rappresentano una risposta a nuove abitudini di consumo, e quindi di produzione di rifiuti; Amiat è consapevole di questa evoluzione e ha scelto di valorizzarla per diffondere una sensibilità ambientale sempre più radicata nella comunità locale” ha commentato Christian Aimaro, Presidente di Amiat Gruppo Iren “Amiat ha scelto di mettere a disposizione la propria competenza nell’attivazione di questa sperimentazione come elemento per favorire ulteriormente l’incremento della raccolta differenziata in città, che nell’ultimo periodo ha ampiamente superato il 50%”.

Davide Canavesio, CEO di Dpno Srl, società che gestisce i ristoranti Domino’s Pizza di Torino, dichiara: “C'è una sfida, quella ambientale, che solo apparentemente è complessa, perché può diventare risolvibile a patto che ognuno di noi faccia la propria parte. Con questa sperimentazione vogliamo lanciare un messaggio chiaro: ogni parte della filiera che in questo caso è il food delivery deve sentirsi responsabilizzata per un approccio efficace alla sostenibilità. Mi piace ricordare che la nostra attenzione al clima non finisce solo nei consigli di smaltimento dei cartoni delle pizze che consegniamo: quella è la conclusione di un percorso che parte dagli ingredienti delle nostre pizze e prosegue con il trasporto attraverso scooter elettrici.”

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